Disposizioni anticipate di trattamento: al via un’indagine territoriale con Mano Amica Onlus

Dolomiti Lab S.r.l. Impresa Sociale supporta Mano Amica Onlus nella realizzazione di un sondaggio nel territorio sul tema ed un’esplorazione delle modalità di raccolta nei vari Comuni delle disposizioni di trattamento

La Legge 219 del 2017 contiene le norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento (DAT), in sostanza ognuno di noi, in caso di incapacità per qualsiasi malattia, ha la possibilità di esprimersi in modo autonomo sui trattamenti e sulle cure alle quali verrà sottoposto.

La legge è entrata in vigore nel 2018 ma la conoscenza, da parte dei cittadini, è poco nota e per tale motivo l’associazione Mano Amica di Feltre, da anni impegnata a sollecitare l’attenzione sui temi che riguardano le cure palliative e il fine vita, ha deciso di avviare, con la collaborazione di Dolomiti Hub, un’indagine telefonica su un campione rappresentativo della popolazione dei 15 Comuni del Distretto Ulss 1 di Feltre (Alano di Piave, Borgo Valbelluna, Sedico, Arsiè, Seren del Grappa, Cesiomaggiore, Pedavena, Sospirolo, Feltre, Quero Vas, Sovramonte, Fonzaso, San Gregorio nelle Alpi, Lamon, Santa Giustina). L’obiettivo è quello di capire se le persone sono al corrente dell’esistenza della legge, se hanno ricevuto le informazioni necessarie per esprimere le DAT, quali azioni sarebbe opportuno mettere in campo per informare i cittadini di questo diritto che è stato loro riconosciuto. 

Il questionario è stato realizzato dal gruppo scientifico di Mano Amica costituito da Franco Capretta, Luigi Cazzola, Giampietro Luisetto e Osvaldo Zanin mentre il gruppo di Dolomiti Hub da Debora Nicoletto, Mauro Soppelsa, Gaia Volta con la collaborazione di InNova Studi e Ricerche. Il questionario verrà inserito anche nel giornalino di  Mano Amica in via di stampa nei prossimi giorni e distribuito ai circa 2000 soci che potranno compilare il questionario e inviarlo nella busta pre-affrancata inserita nel giornalino. 

Il tempo che verrà richiesto agli intervistati sarà al massimo di 8 minuti che sarà prezioso per la crescita collettiva ed il riconoscimento dei diritti individuali.

L’indagine telefonica partirà nelle prossime settimane e terminerà a fine giugno; i risultati verranno poi elaborati per avere una fotografia dello stato dell’arte sul territorio del Distretto 1 dell’Ulss e verranno presentati in un momento pubblico che si terrà in autunno.

La ricerca sul territorio non si fermerà solo all’indagine telefonica ma coinvolgerà anche tutti i 15 Comuni del Distretto Ulss 1 di Feltre e avrà lo scopo di conoscere se, e come, gli enti comunali hanno attivato gli sportelli per dare informazioni e raccogliere le DAT. Verrà pertanto realizzata un’esplorazione dell’attivazione nei vari Comuni delle modalità di raccolta delle DAT e degli strumenti annessi a tale procedura. I risultati della mappatura sui due versanti saranno portati sul tavolo della direzione del’Ulss per ogni utile valutazione da parte anche del Comitato Etico e per la progettazione dei successivi interventi che si renderanno necessari. 

“Il tema del testamento biologico è un tema caro a Mano Amica – afferma il presidente Paolo Biacoli – ed è da qualche mese che stiamo lavorando in sinergia con Dolomiti Hub per costruire un’indagine territoriale che vada a conoscere lo stato dell’arte sulla conoscenza della legge e della sua attuazione negli enti locali. Questo percorso è stato avviato da Mano Amica in sintonia con la direzione generale dell’Ulss 1 Dolomiti, il Distretto di Feltre e il Comitato dei Sindaci i quali hanno sostenuto con entusiasmo l’iniziativa – ha continuato il presidente Paolo Biacoli. Abbiamo accolto con favore anche l’incontro del Rotary che si terrà questa sera proprio perché è un tema di cui parlare e dibattere”.

“Siamo onorati della proposta di Mano Amica in quanto occuparci della ricerca sulla Legge 219/17 e collaborare con l’associazione – afferma il gruppo di lavoro di Dolomiti Hub – entra nelle nostre sensibilità. Molti componenti di Dolomiti Hub sono da sempre vicini ai valori e agli obiettivi di Mano Amica e la costruzione di una ricerca rispetto al testamento biologico è nel solco delle finalità di entrambe le realtà. Come ogni progetto di cui ci occupiamo abbiamo creato una cordata di hubber con varie competenze per occuparsi della ricerca oltre ad avvalerci di un istituto di ricerca specializzato in indagini telefoniche CATI”.