Rigenerazione partecipata scuola elementare frazione Arten di Fonzaso (BL)
Al via per il Comune di Fonzaso i progetti per ridisegnare il futuro della frazione di Arten.
L’amministrazione comunale di Fonzaso ha presentato ieri in conferenza stampa, alla presenza del sindaco Giorgio Slongo, della vicesindaco Matilde Vieceli e dell’assessore Francesco Simonetto, lo scenario di costruzione del futuro arteniese attraverso uno studio preliminare di progettazione del nuovo polo dell’infanzia e attraverso un lavoro di rigenerazione urbana della scuola elementare di Arten.
“L’amministrazione intende dare corso ad una nuova architettura della frazione che vada a valorizzarla e a renderla attrattiva” ha affermato la vicesindaca Vieceli.” I dati ci dicono ormai da anni che la scuola di Arten non ha più possibilità di essere adibita a scuola. Infatti ora restano solo la quarta e la quinta elementare. Ripensare la storica e amata scuola in un nuovo modo è necessario e pertanto abbiamo pensato a Dolomiti Hub come soggetto del territorio competenze e multidisciplinare utile al raggiungimento di questo obiettivo. A cui si unisce il lavoro che stanno svolgendo alla scuola dell’infanzia. La proposta di Dolomiti Hub di realizzare un percorso partecipato con la popolazione attraverso una piattaforma di co design partecipativo ha raccolto l’adesione di tutti e ci è sembrata la modalità più bella per poter capire la nuova destinazione d’uso della scuola” ha affermato all’unisono la giunta presente.
E’ stato già avviato un primo lavoro di ascolto del territorio per lo studio preliminare della scuola dell’infanzia utile a questo secondo incarico.
“La bellezza della costruzione condivisa di una nuova geografia territoriale passa attraverso l’ascolto e il dialogo con chi vive il territorio” ha affermato Debora Nicoletto, sociologa e ideatrice di Dolomiti Hub. “Per questo in questa prima fase di studio preliminare di fattibilità della scuola dell’infanzia di Arten è stato messo in campo il team degli hubber di Dolomiti Hub geometri e architetti: Marj Nicoletto, Cinzia Gallina, Nicola Chiavarelli e la consulenza della prof.ssa dello Iuav Flavia Vaccher esperta di rigenerazione urbana degli istituti scolastici e si è dato avvio ad una prima fase di ascolto delle persone che andasse a delineare la geografia dei servizi per bambini e famiglie che Arten sta offrendo. Per questo sono state realizzate delle interviste alle persone che vivono e conoscono la scuola (amministrazione, dirigente scolastico e vice preside, insegnanti, cuoca, genitori) e i servizi che sono già attivi, o si stanno attivando, proprio nella frazione di Arten (il Sispi Stregatto, il gruppo di professioniste Il Germoglio, Dolomiti Hub stesso e la nuova Ludoteca). Una geografia di servizi che potrebbe connotare Arten come nuovo Polo di servizi pubblici e privati dedicati ai bambini e famiglie. Questo processo di lavoro si innesca nel nuovo incarico assegnato a Dolomiti Hub per ridisegnare la nuova vocazione della scuola elementare di Arten. Insieme agli arteniesi” ha concluso Nicoletto.
“Il Dolomiti Hub, attraverso l’Impresa Sociale Dolomiti Lab che lo rappresenta – ha affermato l’amministratore di Dolomiti Lab Walter Moretto – è onorato di aver ricevuto l’affidamento da parte del Comune di Fonzaso per la costruzione di un processo di rigenerazione urbana delle scuole di Arten. L’intento dell’amministrazione è quello di costruire, ripensare, immaginare un nuovo corso per la frazione, orientato allo sviluppo di un paese a misura delle famiglie, quindi con forte impronta di innovazione per la fascia 0-10 di età. Infatti il lavoro che andremo a compiere sarà in continuum con la redazione dello studio preliminare di progettazione della scuola dell’infanzia, attività che ci è stata affidata qualche settimana fa sempre dall’amministrazione. Il Dolomiti Hub è stato individuato come soggetto affidatario data la natura sociale della visione dello spazio e degli spazi, data l’ampia rete trasversale di hubber che lo rappresentano e che quindi possono fornire idee, visioni, proposte innovative e data anche l’ottica di costruzione partecipata dei processi. La welfare society, dove il pubblico dialoga con il territorio, è la frontiera dello sviluppo territoriale e, in fondo, della rigenerazione urbana, che è un fatto relazionale prima ancora che architettonico ed urbanistico. Il lavoro sulla scuola primaria invece vedrà il coinvolgimento attivo della popolazione attraverso uno strumento innovativo: una piattaforma di co design partecipativo messo in atto dalla società We Europe in sinergia con lo spin off dell’Università di Padova Sherpa S.r.l., che permetterà offrire all’amministrazione un risultato condiviso dalla cittadinanza attraverso tre proposte di rigenerazione dello stabile” ha concluso Walter Moretto.
“La piattaforma Mosaic, validata dall’Università di Padova, è una piattaforma di co design finalizzata alla strutturazione e digitalizzazione di processi partecipativi tra pubblico e privato. Mosaic è una piattaforma che guida le persone e permette di costruire delle proposte progettuali partendo dal basso. Si parte dall’innovazione sociale che è un processo culturale e creativo: affinché il processo assuma valore deve essere strutturato, pianificato e codificato in attività concrete. Quindi la piattaforma prevede più fasi di sviluppo; si partirà dai dati raccolti da Dolomiti Hub con una analisi SWOT digitalizzata unita a più metodi. Poi si passerà agli alberi dei problemi per arrivare ad un processo che porterà alle proposte di esito. Il percorso prevede il coinvolgimento delle persone del territorio che si impegneranno a partecipare a questo percorso che porterà tre possibili soluzioni di destinazione d’uso dell’immobile” ha affermato il socio fondatore di We Europe Srl Luca Feltrin.