I giovani e il futuro

Aperitivo-conversazione con il sociologo Stefano Laffi

Con il patrocinio del Comune di Fonzaso e con il sostegno della Fondazione Cariverona (progetto Dolomiti Hub: un welfare di comunità)

I giovani senza lavoro, i giovani senza ambizioni, i giovani senza valori, i giovani senza futuro. Sono davvero così le nuove generazioni? Stefano Laffi pensa di no e intende spostare il fuoco dell’analisi da come sono e come stanno i giovani a come sono e come stanno gli adulti riflettendo sul mondo che hanno creato per i loro figli. Sono gli adulti i responsabili della condizione dei giovani: dalla culla alla scuola, dall’università all’interminabile precariato lavorativo, il mondo degli adulti progetta e produce le nuove generazioni per soddisfare i propri bisogni e le proprie aspirazioni. Prima bambini capaci di saziare il narcisismo dei padri, poi adolescenti consumatori di esperienze e prodotti suggeriti da un marketing onnipresente, infine stagisti da reclutare e dismettere a seconda dei volubili trend del mercato. E al primo malessere, una pletora di esperti. Perché l’eterno limbo in cui oggi sopravvivono molti giovani garantisce lo status degli adulti, la loro economia schiavistica, la loro psicologia egocentrica, in una parola il loro potere: la condizione giovanile è il risultato di una vera e propria congiura. Stefano Laffi capovolge una lettura tradizionale e colpevolizzante del disagio giovanile e denuncia le cause che hanno portato a questo disagio, svelando le logiche che lo governano, gli interessi che lo rafforzano, i meccanismi che lo perpetuano. E suggerisce la via d’uscita, che libera tutti, adulti compresi, da una società sterile, mortifera.

Stefano Laffi, sociologo, è fra i fondatori della Cooperativa sociale Codici Ricerca e Intervento, di Milano. Ha insegnato sociologia urbana e metodologia della ricerca sociale nelle principali università milanesi, è stato consulente del Ministero per i progetti di protagonismo e cittadinanza rivolti agli adolescenti. Consulente di diverse amministrazioni sulle politiche giovanili, ha scritto alcuni volumi, fra i quali La congiura contro i giovani (Feltrinelli, 2014) e Quello che dovete sapere di me – la parola ai ragazzi (Feltrinelli, 2016). Il tema del protagonismo di bambini e ragazzi si è tradotto di recente in progetti di welfare comunitario, di creazione di servizi, di rigenerazione di spazi urbani, di scrittura collettiva di manifesti, di opere di arte pubblica.

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