“Il fiume scomparso. Storia e sapore di un mito”. Un festival culturale presentato al MiBACT

Dolomiti Hub ha progettato il Bando con l’Unione Montana Feltrina. 11 Comuni della provincia di Belluno in cordata con capofila il Comune di Cesiomaggiore

Dolomiti Hub ha messo in campo un gruppo di lavoro trasversale per l’occasione, ingaggiando i propri hubbers, dalle competenze ed estrazioni più diverse: Debora Nicoletto – sociologia, Walter Moretto – sociologia, Ermes Pozzobon – cultural management, Cinzia Gallina – architettura, Luca Feltrin – progettazione, Nicola Chiavarelli – architettura, Alessandra Benacchio – management del territorio, Eugenio Tamburrino – archeologia, con la partecipazione di Martina Gris – Consorzio Dolomiti Prealpi e Barbara Taverna – Unione Montana Feltrina.

È stato presentato il 29 gennaio 2021 al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo un progetto culturale di rete tra i Comuni del Feltrino, dal titolo “Il fiume scomparso. Storia e sapore di un mito”. Con l’occasione dell’avviso pubblico “Borghi in Festival”, con cui le Direzioni Ministeriali creatività contemporanea e turismo intendono finanziare attività culturali per la rigenerazione dei piccoli Comuni in aree caratterizzate da criticità economiche, culturali, sociali o ambientali, la Conferenza dei Sindaci dell’Unione Montana Feltrina ha colto la sfida e ha deciso di dare avvio, per la prima volta nel nostro territorio, a una progettualità culturale condivisa. 

A partecipare all’avviso sono quindi il Comune di Cesiomaggiore in qualità di capofila della cordata e gli altri dieci “piccoli” Comuni che rientravano nei requisiti di popolazione previsti dal bando e che aderiscono al Servizio Associato di sviluppo e promozione del territorio in ambiente turistico (Alano di Piave, Arsiè, Fonzaso, Lamon, Pedavena, Quero Vas, San Gregorio nelle Alpi, Santa Giustina, Seren del Grappa e Sovramonte) con l’Unione Montana Feltrina regista di tutta l’operazione. “Il progetto candidato, che ha come obiettivo l’organizzazione di un festival diffuso sul territorio attraverso 11 eventi tra escursioni, concerti, laboratori, escursioni artistiche, proiezioni di film e rappresentazioni teatrali che si terranno nel corso dell’estate 2021 – ha affermato l’assessore al Turismo e alle Politiche di Sviluppo dell’Unione Montana Dario Scopel – andrà ben oltre la mera realizzazione di un evento. Il festival si terrà in luoghi di forte interesse naturalistico o storico di ogni Comune dell’Unione, tutti caratterizzati dal legame con il tema dell’acqua e con il mito-realtà del fiume scomparso della valle feltrina, che collega idealmente i vari Comuni tra il torrente Cismon a ovest e il fiume Piave a est. Acqua che storicamente ha rappresentato un confine politico, una via di comunicazione ma anche il motore lavorativo di centrali e segherie, e che ora con il festival si accinge a diventare un filo blu, anziché rosso, che tiene unite le attività del progetto”. 

Il lavoro di coordinamento e di progettazione per la presentazione della domanda al MiBACT è stato affidato a Dolomiti Hub, il nuovo e innovativo spazio di aggregazione culturale e lavorativo nato a Fonzaso nel 2020, che progettato con una team di competenze e in sintonia con Unione Montana, Comuni e ente capofila. 

“Non si tratta solo di un festival culturale quindi, ma anche di un progetto di valorizzazione turistica dell’area, testimoniato dalla presenza tra i partner del Consorzio Turistico Dolomiti Prealpi e dell’Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, attori fondamentali di un’iniziativa che si propone di contribuire allo sviluppo culturale ed economico e alla crescita sociale della comunità feltrina – ha proseguito Dario Scopel. Presente anche La Birreria sempre pronta a sostenere i progetti del territorio e farsi promotrice di reti virtuose”. 

Soddisfazione anche da parte del Sindaco Carlo Zanella di Cesiomaggiore: “In questo periodo segnato dalla pandemia e da difficoltà sociali ed economiche emergenti, i Comuni feltrini fanno rete e noi ci siamo messi a disposizione con entusiasmo ad essere capofila di una cordata e di un progetto così interessante”.